Design



Asaya Spa by Guerlain, Rosewood São Paulo

design Philippe Starck


Situata nel cuore della metropoli brasiliana, è stata appena inaugurata la Asaya Spa by Guerlain, immersa nell'emblematico palissandro di San Paolo. Progettata dal noto designer Philippe Starck, questa spa incarna lusso e benessere, rendendo omaggio alla ricca diversità culturale del Brasile. All'ingresso, l'atmosfera della SPA accoglie i visitatori con una celebrazione dell'artigianato brasiliano. I mobili di provenienza locale e le opere d'arte scelte meticolosamente, tra cui un maestoso pezzo dell'artista di San Paolo Fabiano Senk, catturano immediatamente l'attenzione. L'uso di colori e materiali, a sua volta, riflette la diversità culturale del paese, aggiungendo una dimensione di prossimità e autenticità all'esperienza SPA complessiva. 


Moxy Tromsø, natura e “gerarchi del design”

Design degli interni di Mette Fredskild


La Norvegia è considerata uno dei luoghi più felici del mondo. Nella città artica di Tromsø, i viaggiatori possono rigenerarsi circondati da montagne innevate, fiordi profondi e lo spettacolo ipnotico dell'Aurora Boreale. Chi è alla ricerca di un'esperienza locale indimenticabile può partecipare a un rituale di sauna come un abitante del luogo, saltando nell'acqua fredda del fiordo e sudando nella capanna calda della sauna. 

Base ideale per un ritiro scandinavo è il nuovo Moxy Tromsø, caratterizzata da un design elegante, dove dopo una giornata di visite gli ospiti possono rilassarsi in una delle 208 camere, o sorseggiare un cocktail in compagnia della gente del posto allo Sky Bar Moxy, situato sul tetto all'11° piano, con una vista unica sul fiordo e sulle montagne.

La designer d'interni dell'hotel, Mette Fredskild ha parlato di “gerarchia del design”, che, nel caso di Moxy Tromsø, ha significato mettere la natura al primo posto; infatti dopo aver scattato alcune foto con un drone all'altezza degli ultimi piani della futura struttura, non ha avuto dubbi sul fatto che questa vista dovesse essere “per tutti” ed è stato a questo punto del progetto di Moxy Tromsø che Fredskild ha suggerto di capovolgere l'hotel in modo che la lobby e la lounge si trovassero sulla sommità, all'undicesimo piano. 

In più per amplificare la vista degli ospiti in modo subliminale, Fredskild ha deciso di "portare oscurità" nello schema del design degli interni. Grazie alle grandi finestre tutto è così luminoso e aperto davanti al cliente e quindi, rendendo l'interno un po' più scuro, si rispetta l'importanza dell'esperienza e la natura diviene la cosa principale.


Foto Marriott International


Nuove tipologie per un futuro vivace, sostenibile e culturale: UNStudio vince il concorso per uno sviluppo di tipo misto a Düsseldorf


Il "nuovo cuore" del centro settentrionale di Düsseldorf accoglierà due torri ad uso misto altamente sostenibili con altezze fino a 120 metri, che circondano un basso padiglione comune.

Caratterizzato da un ampio mix di usi sul sito di 10.000 mq, lo sviluppo è stato pensato per soddisfare le esigenze future di una città urbana e sostenibile.

Il 30 agosto 2023, a conclusione di un concorso in due fasi e a seguito della presentazione pubblica dei progetti finali, la giuria - composta da rappresentanti dell'ente appaltante, dell'amministrazione e della politica nonché da esperti indipendenti - ha decretato all'unanimità il progetto di UNStudio come vincitore del primo premio per il concorso ad uso misto di Düsseldorf.

Secondo il parere unanime della giuria, “il design di UNStudio crea un progetto architettonicamente eccezionale e identitario in una posizione centrale. La visione prevede un mix di destinazioni d'uso che, oltre a quello direzionale e residenziale, prevede anche usi multifunzionali nel padiglione comune - il cosiddetto Urban Hub - e ai piani superiori, che saranno parzialmente accessibili al pubblico. In futuro gli utenti del quartiere potranno organizzare centralmente la loro vita quotidiana in un unico luogo, poiché l'offerta comprenderà anche gastronomia, servizi medici, sport, fitness, un hub di mobilità, un asilo nido, l'approvvigionamento locale e offerte culturali o edutainment con intrattenimento finalizzato quindi sia a educare sia a divertire .”...

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Ospitalità e Design

10 Airbnb Bauhaus per gli amanti del design e dell’architettura


Una serie di alloggi dall’architettura Bauhaus da prenotare su Airbnb per celebrare i 100 anni dalla prima esibizione nella storia del movimento.

Sono passati 100 anni dalla prima mostra della scuola d’arte e design del Bauhaus, uno dei movimenti più innovativi e rivoluzionari della scena architettonica europea e mondiale nel XX secolo, tenutasi a Weimar il 15 agosto del 1923.

Forme geometriche pure e rigorose, estetica funzionale e spazi luminosi sono i tratti distintivi della filosofia di questa Scuola fondata da Walter Gropius, considerata una delle più influenti e significative espressioni del movimento moderno.

Oggi, dopo oltre un secolo, non solo ne rimane viva l’eredità, ma questo stile continua ad essere fonte di ispirazione per l’interior design e l’architettura, anche su Airbnb.

Per rivivere un pezzo di storia dell'architettura, Airbnb ha selezionato 10 case Bauhaus o liberamente ispirate a questo stile disponibili sulla piattaforma. 

Testi e foto cortesemente forniti da Airbnb


1. Villa d'autore a pochi passi da Boston

Questa villa firmata proprio da Walter Gropius è una vera e propria chicca per i Bauhaus lovers. Qui si può respirare la quintessenza della filosofia di questo movimento e godere dei quasi 1215 di ettari di riserva naturale che la circondano. Luce naturale, spazi interni generosi e alcuni oggetti iconici, completano l’esperienza.

Dove: Bedford, Stati Uniti


2. Villa a un passo dalle nuvole

Situato nelle Highlands meridionali, questo capolavoro è opera dell'architetto Harry Seidler, primo ad esprimere i principi del Bauhaus in Australia. Notevoli le geometrie, il gioco di vuoti e pieni che lascia spazio alla luce e la vista spettacolare sulla gola del fiume Wingecarribee.

Dove: Joadja, Australia 


3. Cottage nascosto tra le foreste canadesi

Questo gioiello in perfetto stile Bauhaus con affaccio sul lago e darsena privata, si trova a solo un’ora da Montreal. Essenzialità e forme geometriche unite a qualche accento iconico caratterizzano gli spazi. Ciliegina sulla torta: una piscina interna riscaldata con acqua salata, una sauna finlandese  e una vasca idromassaggio per il massimo relax. 

(Design and built credits: Annie Côté, Interior Designer, Blake Management. Photo credit Annie Fafard).

Dove: Saint Jean de Matha, Canada 


4. Perla di architettura in una riserva naturale

Stare vicino alla città ma al contempo allontanarti dal caos? Circondata da una riserva naturale, questa villa è un compromesso ideale. notevoligli interni e gli arredi minimalisti, in perfetta espressione della purezza formale e del funzionalismo del Bauhaus.

Dove: Poznań, Polonia 


5. Alloggio rigenerante nella foresta

Progettata da Donald Cromley, apprendista dell'architetto del Bauhaus Marcel Breuer, questa casa risalente alla metà del secolo scorso, con i suoi dettagli originali è il sogno non solo dei fan del Bauhaus ma anche di chi aspira al silenzio e alla pace. Impagabile la sensazione di dormire tra gli alberi con il suono del ruscello come musica di sottofondo.

Dove: Chichester, Stati Uniti 


6. Appartamento moderno all'insegna dello stile

Situato in una posizione centrale ma silenziosa, questo alloggio si trova in un edificio tradizionale di Budapest. Molto luminoso, è caratterizzato da un design contemporaneo e dalla semplicità formale che rispecchia i dettami della scuola Bauhaus con oggetti belli e funzionali.

Dove: Budapest, Ungheria 


7. Rifugio immerso nella natura selvaggia

Il rifugio perfetto per gli amanti dell'architettura di metà XX secolo e della vita all’aria aperta. Progettato dall’architetto Philip Johnson, dalle sue ampie vetrate si gode una splendido panorama sul fiume Hudson. Il luogo dove l’uomo e la natura si incontrano.

Dove: Newburgh, Stati Uniti 


8. Accenti retrò e Bauhaus nel cuore di Budapest

Un eclettico appartamento degli anni '30 recentemente ristrutturato in stile Bauhaus. Arredato con elementi vintage dagli anni '40 agli anni ‘80, si trova nel quartiere storico a pochi passi dal Danubio.

Dove: Budapest, Ungheria 


9. Alloggio affacciato sul fiume Havel

Lungo le sponde del fiume Havel, questo alloggio è un vivido esempio di architettura Bauhaus con le sue ampie vetrate e le linee geometriche. Gode di una posizione privilegiata a breve distanza in bicicletta dal centro di Berlino ed è il luogo perfetto per chi desidera rilassarsi lungo il fiume ed esplorare le attrazioni della zona.

Dove: Berlin Charlottenburg, Germania 


10. Ispirazioni Bauhaus nell'entroterra statunitense

Questa casa circondata da sentieri escursionistici e piste ciclabili è un vero paradiso per gli amanti dello sport e sorge in un quartiere di  case costruite a metà XX secolo, ispirate allo stile Bauhaus. L'architettura minimalista, gli ampi soffitti e le imponenti vetrate si combinano con un mix eclettico di mobili e arredi coloniali.

Dove: Lexington, Stati Uniti 


Con Bulgari Hotel Roma il fascino unico dei Bulgari Hotels & Resorts arriva nella Città Eterna


Roma è per Bulgari una destinazione iconica, sua città natale e continua fonte di ispirazione. Con una esclusiva posizione nella splendida cornice di Piazza Augusto Imperatore, nel cuore del rione Campo Marzio, il Bulgari Hotel Roma, tempio dell’ospitalità di lusso, incarna tutti i valori del brand. 

L’hotel ospita 114 tra camere e suite, arredate con un design italiano contemporaneo e senza tempo, utilizzando materiali pregiati e una palette di colori ispirata alla città. 

Il Bulgari Hotel Roma offre delle esperienze esclusive gastronomiche e lifestyle firmate Bulgari, tra cui Il Ristorante - Niko Romito, il Bulgari Bar, la Lobby Lounge, la Bulgari Spa e Bulgari Dolci, la prima cioccolateria e pasticceria Bulgari in Italia. 

Ispirato ai fasti della Roma imperiale, il design del nuovo Bulgari Hotel si pone come punto di contatto tra passato e presente.  Partendo da questo patrimonio unico, ogni singolo dettaglio esprime impeccabilmente l'eredità dell’Impero Romano, come un monumento all'eleganza contemporanea che esprime al tempo stesso una profonda romanità. Oltre a 114 stanze e suite, una spa, una piscina, una palestra e una biblioteca interamente dedicata alla storia della gioielleria, l'Hotel ospiterà anche la magnifica Bulgari Suite che si affaccia sul Mausoleo di Augusto, nonché Il Ristorante - Niko Romito e il Bulgari Bar, per esperienze in pieno stile Bulgari. 

I responsabili dello studio di architettura ACPV ARCHITECTS Antonio Citterio Patricia Viel illustrano il processo di rivisitazione per adattare l'inconfondibile patrimonio del Bulgari Hotel Roma all'estetica unica di Bulgari. Utilizzando il marmo imperiale attraverso l'uso di tecniche moderne, i designer hanno lavorato con grandi blocchi di colore per rievocare gli elementi distintivi dell'identità Bulgari. Grazie all'audace visione degli architetti, l'edificio originario del 1940 è stato trasformato in un maestoso monumento moderno. 

Con una vista unica sul Mausoleo di Augusto, grazie alla sua posizione al 5° piano, Il Ristorante - Niko Romito si apre su un’ampia terrazza. In un’atmosfera accogliente ed elegante, con pareti in legno di mogano e le opere d’arte Bulgari, il menu del ristorante presenta il concetto di cucina italiana contemporanea sviluppato da Chef Niko Romito in esclusiva per i Bulgari Hotels & Resorts.

Vero e proprio tempio del benessere, la Bulgari Spa evoca l’atmosfera delle antiche terme romane con colonne di marmo che si innalzano dalla piscina e vetri colorati che tingono l’ambiente di una luce calda e delicata. Con una superficie di 1.500mq, la Bulgari Spa è un’oasi di pace per riequilibrare il corpo, la mente e lo spirito che dispone di otto sale per trattamenti firmati Augustinus Bader, e una Spa Suite con una grande vasca in onice avorio, oltre a una piscina coperta di 20 metri, decorata con mosaici scintillanti ispirati ai motivi che adornano le famose Terme di Caracalla.


Testo e immagini cortesemente forniti da Bulgari Hotels & Resorts


Artyzen, il nuovo lusso sullo Stretto di Singapore

Progetto Architettonico ONG&ONG Architects, Interior Design Nic Graham & Associates


Ispirato alla cultura, ai colori e ai sapori di Singapore, Artyzen Singapore mostra una nuova interpretazione del lusso.

Il sito dove sorge questo hotel contemporaneo di 142 camere era un tempo chiamato Villa Marie, articolata dimora con giardino tropicale del nipote del filantropo di Singapore Tan Tock Seng.

Stringendosi a questo patrimonio unico, Artyzen Hospitality Group ha lavorato in collaborazione con il noto studio ONG&ONG Architects e lo studio australiano di interior design Nic Graham & Associates per trasformare questa lussureggiante proprietà in una lussuosa oasi verticale nel cuore di Singapore.


Il colore abbonda nelle lussuose e moderne camere con corridoi d'ingresso dalle volte a botte, interni alti con ventilatori a soffitto, balconi privati ​​e opere d'arte speciali che strizzano l'occhio al passato dello Stretto di Singapore. Tutte le suite dispongono di ampie terrazze verdi dalle notevoli viste complete di solarium e arredi da esterno.


All'ultimo piano si trova The Roof Garden, una meta per la socializzazione destinata ai soli clienti e  ricca di vibrazioni. Rapidi piatti salati e una selezione di drink d'autore attendono gli ospiti nella lounge immersa nel verde. Per chi desiderasse un po' di movimento ecco la "piscina galleggiante", una piscina a sfioro a sbalzo, lunga 25 metri con parte della pavimentazione trasparente.


Le opzioni gastronomiche ovviamente  abbondano: Visit Quenino di Victor Liong presenta un'interpretazione creativa dei preferiti della cucina dello Straits. Il Café Quenino offre drink e piatti leggeri tutto il giorno; ogni sera i mixologi presenti creano cocktail realizzati con ingredienti provenienti dal giardino delle erbe e delle spezie dell'hotel. Il Roof Garden comprende il nuovissimo bar panoramico di Orchard Road. Studio di yoga e zona SPA e palestra si trovano nel piano dedicato al benessere e allo stare in forma dell'Artyzen Singapore.


Arte e Ospitalità

Urban Karalis, un’opera d’arte 

Un progetto dell'arch. Stefano Pediconi che punta a valorizzare la cultura e la tradizione artistica della Sardegna.

Con  il contributo e la partecipazione di Kofa, Crisa, Giorgio Casu, La Fille Bertha e Andrea Casciu.


Chi dice che l’arte sia solo la rappresentazione della visione dell’artista, fine a sé stessa? E chi dice che serva una tela per dipingere un’opera d’arte?

Noi abbiamo voluto scrivere una storia diversa, plasmando immagini e architettura fino a dargli forma e funzione ben definite con l’obiettivo di invitare le persone a vivere il loro sogno nella nostra opera d’arte. 

Ad un lettore attento basterebbero queste poche righe per comprendere l’anima e l’atmosfera della piccola struttura ricettiva a cui abbiamo dato vita nel cuore di Cagliari, che si pone già sul mercato come un’eccellenza: si tratta dell’affittacamere Urban Karalis, un gioiello che punta a valorizzare la cultura e la tradizione artistica della Sardegna in maniera completamente nuova.

 Se pensiamo a Cagliari e alla Sardegna ci vengono in mente mille cose: dal sole al mare, alle vacanze o alla cultura e alla tradizione che tanto caratterizza ogni parte dell’isola. C’era l’imbarazzo nella scelta di un’idea che potesse tradurre le intenzioni di progetto di presentare agli ospiti una realtà nuova, pienamente inserita nella location e che abbracciasse i gusti e le esigenze dei “viaggiatori contemporanei”.

Bandita la parola “standardizzazione” dal nostro vocabolario, abbiamo deciso di puntare sull’arte del muralismo, in connubio con l’Urban Style, con l’obiettivo di contestualizzare la struttura nel centro vitale della città e di puntare ad un target giovane, smart e al passo con il dinamismo del mondo contemporaneo.

Un progetto che vuole essere un omaggio all’arte della Sardegna ma, allo stesso tempo, vuole creare un ambiente fortemente non anacronistico. Il rischio di cadere una sterile copia basandosi sulla tradizione locale è sempre molto alto ed è per questo motivo che abbiamo voluto differenziare il nostro concept, così da rendere – sebbene in maniera molto semplice - l’ambiente unico.

La struttura conta 6 camere per gli ospiti, ognuna delle quali concepita in maniera differente: un’opera d’arte ne caratterizza la parete della testata del letto e genera la palette dei colori della camera che si sommano all’urban gray che, di fondo, armonizza tutti gli ambienti.

E su queste opere d’arte siamo andati ben oltre le aspettative: l’entusiasmo degli artisti per l’iniziativa è stato così alto che si sono rifiutati di concedere semplicemente i diritti di stampare alcune immagini delle loro opere. Hanno deciso di intervenire in prima persona, chi a realizzare un vero e proprio murales sulla parete, chi a personalizzare il disegno stampato sulla carta da parati.

E così, tra pittori e imbianchini, si sono avvicendati artisti del calibro di Kofa, Crisa, Giorgio Casu, La Fille Bertha e Andrea Casciu. 

Gli artisti hanno dato sfogo alla loro creatività, lasciandosi ispirare dall’idea di fondo alla base del concept e interpretandola nel modo più personale possibile.

La distribuzione funzionale degli spazi e l’estrema flessibilità hanno completato l’ottimizzazione della struttura anche dal punto di vista funzionale.  

Le camere sono di differenti dimensioni, così da soddisfare le molteplici esigenze sia di chi cerca semplicemente una stanza in cui soggiornare nel massimo comfort, sia di chi vuole qualche servizio in più ed uno spazio più ampio. In questo quadro, le camere di punta presentano anche una vasca idromassaggio, oltre alla possibilità di creare un’atmosfera ricercata grazie all’utilizzo di sistemi di luce RGB che permettono di immergersi nel colore.

La cura di ogni dettaglio, la scelta dei materiali, la selezione dei complementi di arredo e degli accessori, l’attenzione alla qualità del riposo sono tutti elementi progettati nell’ottica di dare estrema coerenza all’insieme.

Nulla è lasciato al caso.

Anche la testata del letto, disegnata su misura, è stata concepita per far sentire la sua presenza ma con estremo rispetto per l’opera presente alle sue spalle.

Questo è il modo di progettare una struttura ricettiva in maniera innovativa, con l’obiettivo della massima personalizzazione e ponendosi sempre nei panni dell’ospite che desidera ricercatezza, autenticità, eleganza, freschezza e contemporaneità. 

Da questo approccio viene a galla la qualità dell’insieme, quella che l’ospite percepisce a pelle vivendo nel modo più libero possibile il suo soggiorno a Cagliari.

Nella progettazione di qualità non ci sono scuse per non puntare all’eccellenza, come quelle accampate spesso per giustificare la staticità di alcune strutture, allergiche anche alla sola parola “riqualificazione”. 

Ad esempio, non è un problema di stelle, né una questione di tipologia, come dimostra il progetto dell’affittacamere di Cagliari. 

Non è solo una faccenda puramente economica, ma sempre e solo di idee e di mentalità.

Anche il lusso diventa accessibile: il focus si sposta dal denaro all’esclusività, che è il vero valore che rende una struttura una realtà votata al successo di un mercato, che premia proprio l’unicità.

Urban Karalis è stato concepito con questi occhi e, pur senza SPA, si pone come una struttura dedicata al pieno benessere dell’ospite.


Testo e foto cortesemente forniti da Studio Stefano Pediconi


Ospitalità, Storia, Architettura, Design

Goldene Rose: caleidoscopico passato

Progetto noa* network of architecture


Non è raro che edifici adiacenti l’un l’altro diventino interconnessi fra loro. Ma questa storia architettonica è unica nel suo genere: nell'ex città imperiale di Dinkelsbühl, nella Franconia Centrale, lo studio noa* è riuscito a conferire a diverse identità architettoniche, ognuna con la propria storia e tipicità, un volto comune.


L’edificio originario, Goldene Rose, risale al XV secolo e annovera fra i suoi ospiti illustri la regina Vittoria, che vi soggiornò nel 1891 durante uno dei suoi viaggi. È stato il primo stabile acquistato dall'attuale proprietario dell'hotel. Per una fortunata coincidenza, anche le quattro proprietà che si susseguono sul retro della casa sono state gradualmente messe in vendita. Da qui è nata l'idea di riunire tutti gli edifici sotto un unico tetto, prestando particolare attenzione alla conservazione della struttura storica.

Per la pianificazione e la riprogettazione degli spazi, il cliente si è rivolto a noa*, studio con comprovata esperienza in progetti in contesti storici vincolati e agile nel muoversi laddove è difficile trovare un angolo retto.


I cinque edifici hanno visto susseguirsi nel corso dei secoli una grande varietà di funzioni: mentre l’hotel Goldene Rose ha sempre svolto l’attività di albergo, nelle case adiacenti si sono alternati magazzini, locande, una birreria, un cinema, una sala da ballo, un casinò e degli appartamenti. La sfida più grande per gli architetti e gli interior designer è stato perciò sviluppare, partendo da questo mosaico di funzioni, un concetto spaziale unificato, senza però offuscare le ricche tracce della storia. La ricerca dell'essenza dell'edificio - da sempre uno dei principi guida di noa* -, il superamento dei dislivelli interni, la stesura di un programma funzionale adeguato alle cubature originali hanno rappresentato solo alcune delle intricate sfide progettuali di questo incarico.


Il Goldene Rose, casa di testa dell’ensemble, dalla facciata a graticcio color senape, si affaccia sulla piazza cittadina e accoglie sia gli ospiti dell'hotel che visitatori giornalieri. Varcata la porta d’entrata, ci si imbatte subito nel pensiero progettuale che permea l'intero progetto, ovvero la traduzione del passato nel presente...


L'articolo completo prossimamente su Wellness Design

Foto Alex Filz

Testi e foto cortesemente forniti da noa* network of architecture


Maloudja Resort & Spa: il nuovo progetto di un beach resort eco-sostenibile nell'arcipelago delle Comore a firma di bernuzzisamoriarchitetti


Lo scenario è quello della île de la Grande Comore, nell'Oceano Indiano, al largo della costa africana tra Mozambico e Madagascar. La natura è lussureggiante, è un tripudio di colori e di profumi, dal frangipani all'ylang ylang, dalla vaniglia al garofano; il mare è turchese e le onde modellano la spiaggia sabbiosa dandogliene il nome, plage Maloudja, la spiaggia dell'onda. 


Ed è proprio la spirale dell'onda che ispira i primi schizzi di progetto sino a delineare il layout generale del resort e a plasmarlo con linee organiche; la struttura geometrica dei fiori del frangipani diventa poi elemento di forte connotazione nel disegno delle coperture di alcuni degli edifici principali. Il progetto prevede la creazione di circa 150 camere distribuite tra bungalow vista mare, bungalow suite con standard più elevati oltre agli edifici a corte interna 

ispirati alle costruzioni comoriane della Medina e alle ville con piscina privata e servizi esclusivi. Sul lotto, di circa 13 ettari, non mancheranno poi le aree comuni e le attività a servizio degli ospiti come bar, ristoranti, Spa, campi sportivi oltre ad una grande piscina con spiaggia ricreata nel cuore del villaggio, dal cui deck si protende verso il mare un pontile d'imbarco per le escursioni. A supporto delle attività del resort è prevista la realizzazione di tutte le infrastrutture tecniche e di servizio incluso un moderno impianto di depurazione delle acque reflue, pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria e sistemi di copertura dell'area tecnica con installazioni fotovoltaiche per l'autoproduzione di energia elettrica e per ridurre le emissioni in atmosfera. Parte delle acque reflue, una volta trattate, verrà recuperata e riutilizzata per l'irrigazione dei giardini. Obiettivo del progetto è di creare una struttura ricettiva fondata su principi di eco-sostenibilità in un ambiente che preserva i caratteri della ruralità anche privilegiando l'utilizzo di materiali naturali come legname certificato, pietra vulcanica e tetti di palma di ispirazione locale in cui gli ospiti possano vivere l'esperienza del luogo già dall'interno del resort. Negli interni dettagli architettonici e di design si fondono con trame di legno naturale e tessuti tradizionali pregiati, pavimenti in cemento lisciato, bagni ispirati alle Spa di ultima generazione, arredi minimali e illuminazione progettati per creare un ambiente multisensoriale. Il rapporto tra il vivere indoor e outdoor è facilitato da ampie vetrate, verande, terrazze esterne e giardini privati che senza soluzione di continuità si uniscono al giardino tropicale del resort. 

Tutti i bungalow e le ville godono anche del lusso di un secondo bagno privato esterno con una doccia tropicale a cielo aperto tra palme lussureggianti. 


Fortemente legato al luogo e ispirato alle più recenti tendenze del settore alberghiero di fascia alta, il progetto vuole sublimare la bellezza del sito con la creazione di un complesso alberghiero destinato a clienti con l'esigenza di concedersi una vacanza rilassante nel suggestivo scenario naturalistico delle isole Comore. 


bernuzzisamoriarchitetti

“La nostra filosofia è affrontare ogni sfida progettuale con uno sguardo nuovo: creatività, intuito, passione per creare progetti unici costruiti intorno al cliente”

Con un background nel campo della progettazione e direzione lavori di villaggi vacanze, hotel e resort, lo studio si occupa di progetti in campo hospitality oltre che nel settore residenziale e commerciale, dal masterplan all’interior design. 

bernuzzisamoriarchitetti nasce a Milano nel 2004. Percorsi professionali individuali e personalità differenti sono alla base della sua identità creativa fatta di contaminazione di stili e linguaggi e sempre attenta al contesto e alla qualità dell’abitare. E attraverso la loro visione vogliono farsi interpreti delle aspirazioni del cliente, imprimendo al processo progettuale unicità e carattere.

Oggi lo studio, che ha sede in un ex magazzino nel centro di Pavia, possiede una solida e comprovata esperienza nella gestione del progetto architettonico in differenti ambiti e in tutte le sue fasi, a partire dal concept fino al coordinamento delle attività di cantiere.

www.bernuzzisamori.com


LUX* Grand Baie a Mauritius, eleganza innovativa

Progetto di Kelly Hoppen e Jean-Francois Adam


Il gruppo alberghiero del lusso LUX* Resorts & Hotels ha aperto le porte di LUX* Grand Baie, un boutique hotel di nuova generazione e il primo del suo genere nell'Oceano Indiano. Il suo look elegante e distintivo nasce dalla collaborazione tra la pluripremiata interior designer britannica Kelly Hoppen, che ha lavorato con The Lux Collective per oltre un decennio, e l'architetto mauriziano Jean-Francois Adam.


Situato sulla spiaggia, l'hotel offre lusso all'avanguardia in un ambiente sereno. Nel momento in cui gli ospiti entrano in LUX * Grand Baie, incontrano una scala incredibile e una moltitudine di squisite trame naturali, che trasudano raffinatezza e comfort infiniti. La struttura offre un totale di 116 elementi tra suite, ville e residenze

"La mia visione era quella di catturare la bellezza della terra e del mare in modo giocoso, vibrante ed elegante. L'eclettico design degli interni e la tavolozza neutra ballano senza sforzo con l'incredibile lavoro dell'architetto mauriziano Jean-Francois Adam, così come con la laguna turchese, i giardini lussureggianti e la spiaggia bianca. La qualità duratura di tutti i componenti resisterà alla prova del tempo, fornendo il rifugio più tranquillo, sostenibile e confortevole per tutti gli ospiti.”


L'ingresso

L'area della lobby riveste un ruolo molto importante nella creazione di LUX * Grand Baie; è stata progettata per essere non solo l'arrivo, ma anche un luogo dove soggiornare. Kelly e LUX* Resorts volevano creare uno spazio in cui la comunità crescesse naturalmente. Sia che gli ospiti si stiano godendo un caffè alla Maison LUX * o seduti su uno dei divani di sei metri che si affacciano sull'oceano, incontrando altri ospiti o bevendo un drink; questo spazio è stato progettato per essere multifunzionale. I soffitti a volta con gli straordinari cerchi in legno e vetro del perspex, mescolati con la pietra nera e il legno immediatamente forniscono un tono orientale all'Occidente.


Beach Rouge

Beach Rouge è il concetto di beach club di LUX* Resorts & Hotels, che offre cucina di provenienza locale per tutto il giorno e un DJ presente la notte. Kelly ha spiegato che "progettare l'iconico Beach Rouge al LUX* Grand Baie è stato speciale, poiché la vasta area con cui dovevamo giocare era rara in un ambiente del genere. Dalla spaziosa area bar alla piscina giocosa con lettini che si fondono in essa, ai luoghi nascosti per rilassarsi, questo posto è uno dei miei preferiti". Beach Rouge presenta tutte le occasioni e gli stati d'animo, sia che gli ospiti siano alla ricerca di qualcosa di semplice o sontuoso.


Bisou

Il tetto Bisou per soli adulti è una novità per Mauritius. Squisite ombreggiature orchestrate da sottili grigi, neri e bianchi, accompagnate da una piscina a sfioro di 22 metri con vista sulla laguna, danno agli ospiti la sensazione di galleggiare sull'Oceano Indiano. L'area, con un'esperienza culinaria in acqua e altalene giocose, è stata progettata per soddisfare il relax tutto il giorno o semplicemente godersi un tramonto guardando lo spettacolare orizzonte mauriziano.


Ai KISU 

Con la progettazione del ristorante asiatico d'autore, Kelly e LUX* Resorts hanno voluto ricreare un'atmosfera straordinaria. Il suggestivo braciere di fuoco, la festa dell'ottone, del legno e il soffitto a specchio si fondono perfettamente con le luci soffuse e seducenti. Le cucine in vista dietro le pareti di vetro contribuiscono magnificamente a ricreare spettacolarmente la storia di ogni piatto cucinato e servito.


Junior Suite

Le Junior Suite sono incredibilmente spaziose con porte a strappo per sfruttare lo spazio e la luce dei lussureggianti giardini. Legni tortora, dettagli scuri e lino tutti scelti attentamente si fondono in perfetta armonia. La casca sulla terrazza così come l'architettura curva, conferiscono alle suite il loro carattere affascinante.


Le Ville

Per gli ospiti che cercano un soggiorno dal lusso spazioso e privato. La scala a chiocciola interna è abbinata a spazi ariosi per tutte le occasioni, con la famiglia e con gli amici. Gli ospiti possono riposare, rilassarsi e giocare in questo spazio unico dove i toni neutri si accompagnano a spruzzi di colore, e marmi e pietre danno il tono.


Le Residenze

Le Residenze sono uniche, ma rispecchiano gli stessi toni neutri con accenti neri. Sono dotate di un'ampia piscina, letto a baldacchino e un mix di marmi con pietra e legno. Kelly ha spiegato: "È importante, quando si è in vacanza, sentire che si sta vivendo qualcosa di diverso - un livello di lusso che si sente anche come la propria casa lontano da casa".


LUX * Me Spa

La spa è uno degli spazi di spicco dell'hotel. Lo stile parigino è una forte chiave di ispirazione qui, con un'eleganza chic si fonde con un'estetica mauriziana più organica e semplice, completata da accenni di glamour di Miami in palestra. Kelly ha rivelato come "progettare una SPA è uno dei miei più grandi piaceri: è uno spazio in cui dovresti sentirti completamente appagato, rilassato e tutt'uno con te stesso, cosa che abbiamo raggiunto al LUX * Grand Baie Resort & Residences".


Cellularium, una SPA dalle curve a tutto design

Un progetto di Studio Formafatal a Praga


La spa Cellularium si trova all'interno dell'Istituto di Medicina Naturale, dove occupa un angolo nell'edificio Main Point Pankrac, dall'esterno vetrato segnato da fogli di alluminio verticali.

L'area trattamenti della spa dispone di tre stanze caratterizzate da barre in vetro perpendicolari accostate tra loro, chiaro riferimento al design verticale della facciata dell'edificio. Queste cabine trasparenti sono illuminate in base alla funzione dello spazio all'interno: sauna come fuoco (rosso), criosauna come ghiaccio (blu) e flusso d'aria come vento per l'ariaterapia (grigio).

Lo spazio complessivo - di 155 mq - comprende un foyer d'ingresso e una sala d'attesa, uno studio medico, spogliatoi e cabine trattamento. Gli spazi sono stati posizionati strategicamente attorno alle colonne strutturali inclinate dell'edificio.

"Difficilmente è possibile trovare una parete diritta nella planimetria", hanno detto gli architetti, che hanno riconosciuto i confini dello spazio esistente utilizzando pareti divisorie curve.

Un elemento di divisione convesso decorato con alette metalliche separa lo studio medico dall'area di attesa riconducendosi all'esterno dell'edificio in cui si trova la spa.

Il guscio esterno dell'ambulatorio è rivestito con piastre verticali in acciaio, che gradualmente si piegano verso il basso in un rivestimento liscio e piatto con le porte integrate.

Un soffitto ondulato punteggiato da aste quadrate e solide in rovere di varia lunghezza unisce le diverse aree della spa.

Formafatal ha utilizzato una tavolozza di colori e materiali piuttosto tenue per focalizzare l'attenzione sulle forme curve degli interni

I toni scuri e il rivestimento liscio delle superfici insieme alla luce del giorno sottolineano in modo significativo lo spazio giocosamente modellato.

"Abbiamo lasciato l'ufficio dell'infermiera e del medico in tonalità chiare e tenui così da non distrarre il visitatore" hanno continuato.

Gli spogliatoi sono dotati di specchi con retroilluminazione su misura alloggiati all'interno di un supporto in lamiera perforata. Utilizzando uno schienale semicircolare in lamiera forata retroilluminata accanto agli specchi, abbiamo illuminato i piccoli spogliatoi circolari in un gioco di luci e ombre, sempre con un reticolo di fasce verticali. Abbiamo ripetuto tutti questi principi e materiali in altre forme modificate in tutto l'interno per ottenere un insieme armonioso” ha proseguito Formafatal.


Foto di BoysPlayNice


Le Méridien Ile Maurice si è rifatto il trucco

Le Méridien Hotels & Resorts ha annunciato la riapertura del noto resort dopo un rinnovamento del valore di oltre 60 milioni di dollari


Splendidamente posizionato lungo un chilometro di spiaggia sabbiosa a Pointe aux Piments, sulla costa nord-occidentale di Mauritius, il resort da 261 camere sorge in splendida e perfetta armonia con l’ambiente circostante. Il design chic e senza tempo di Le Méridien Ile Maurice si ispira alle radici del brand e al glamour dei viaggi e prende spunto dal paesaggio tropicale che circonda il resort. Gli ospiti sono invitati a entrare in contatto con la natura, a godersi le ampie vedute sulle calde acque turchesi dell'Oceano Indiano e ad assaporare il momento. 

Caratterizzato da una propria unicità, il resort mantiene il suo ricco patrimonio culturale con opere d'arte locali dalle differenti radici ispirate ad esperienze sensoriali creando un ambiente stimolante.

Il rinnovamento del design inizia nella lobby dove ricrea l'ambiente perfetto per ammirare le viste spettacolari dell'Oceano Indiano oltre a uno spazio aperto per il relax degli ospiti. Le camere sono moderne e minimal, con tonalità che passano dall'esterno verso l'interno con tocchi chiari e blu in contrasto con i tessuti di ispirazione locale. Le testiere riflettono i materiali rustici che si trovano a Mauritius, mentre i bagni contemporanei sono dotati di grandi vasche ovali, doccia separata e armadio. 

Situato in un'ala esclusiva del resort con piscina privata dedicata, l'area Nirvana  - adult only, prevede infatti un'età minima per gli ospiti di 16 anni - è composta da 51 camere e suite con vista libera sull'oceano e di alcune Prestige Suite complete di piscina privata e accesso esclusivo al ristorante sulla spiaggia Papazazzi. L'area dispone di reception, bar a bordo piscina, piscina a sfioro e spiaggia intima con vista sulla laguna turchese. 

La rivisitazione degli spazi del resort prosegue nella spa, che dispone della prima stanza della neve a Mauritius.


Tepoztlán, Messico, una SPA privata dai tratti precolombiani 

Tepoztlán gode della reputazione di essere un luogo mistico, avvolto nella storia precolombiana, nelle energie creative e curative che da esso raggiungono e pervadono la SPA privata. 

Progetto SOA - Soler Orozco Arquitectos + Javier Sánchez


La città di Tepoztlán, con quasi 15.000 abitanti, si trova a circa 75 km a sud di Città del Messico, e presenta una natura incontaminata e un ricco patrimonio pre-ispanico, con il Parco Nazionale El Tepozteco di 240 kmq che si estende intorno al centro. Tra il 1150 e il 1350 fu costruito un luogo di culto della popolazione indigena sull'omonima montagna locale alta 2000 metri, che attira ancora oggi i turisti. 

Anche SOA - Soler Orozco Arquitectos si è ispirato alla loro architettura piramidale per la progettazione della SPA,  progettata a circa 5 km da Tepoztlán per un cliente privato, un noto sportivo, che ha voluto costruire un luogo immerso in questo contesto, dove poter dedicare del tempo al benessere fisico e mentale. Sulla stessa proprietà, un po' più distante, sorge la casa dedicata ai fine settimana, realizzata cinque anni prima.

Il centro benessere si fonde senza interferire con il paesaggio, con la sua forma a tronco di cono in roccia vulcanica coperta come da un guscio da un tetto verde. L'insieme è così immerso nel verde che da nessun lato lo si può afferrare nel suo insieme, facendo così scomparire l'architettura, riconoscendo come, a seconda della stagione, sia la siccità che la pioggia, trasformino il paesaggio.

Il sito è circondato dalle montagne, da un fitto verde e da un cielo infinito. A livello del suolo, il calore e l'umidità si fanno sentire anche all'ombra degli alberi. Quando il sole tramonta, la parete ovest della "montagna sacra" si illumina di arancione per alcuni minuti e al calar della notte, il cielo si riempie di stelle e si sente la fauna notturna.

Attraverso un tunnel il cliente e i suoi ospiti penetrano all'interno della piramide dove le singole aree della SPA – cabina massaggi, spogliatoi, docce e bagni, sauna, frigidarium e palestra – sono raggruppate radialmente attorno a una zona di distribuzione centrale con lucernario. L'apertura circolare rappresenta il centro del guscio del tetto verde a sbalzo dal diametro di 20 metri.

Simbolicamente è una processione, che inizia entrando nella montagna attraverso un tunnel, percorrendo gli spazi adibiti alla cura del corpo, per riaffiorare dall'altra parte attraverso una scala e scoprire la natura travolgente da un piano diverso.

Come l'impluvium nelle antiche abitazioni, l'acqua piovana si raccoglie nel centro della copertura, per poi sfociare in diverse cisterne sotterranee. Queste sono dimensionate in modo tale che le docce, i bagni e la piscina fredda della SPA possano essere riforniti tutto l'anno e che rimanga acqua anche per il tetto verde e l'annesso edificio residenziale.

Una volta salite le scale, lo spazio, prima compresso, diviene completamente aperto e quando si esce al livello del terreno si sente lo scorrere del vento. Il tetto è un giardino che si fonde con le cime degli alberi e il piano superiore diviene contemplativo: intorno a un fuoco o all'interno di una vasca di acqua calda, si può godere dell'alba, del tramonto e della notte.


Architettura, Soler Orozco Arquitectos + Javier Sánchez

Progetto strutturale, Clinker Proyectos

Landscaping, Coppia TallerTGA


Foto di Jaime Navarro


Nuove aperture nelle Dolomiti dell'Alto Adige

Sensoria Dolomites, il luogo per la remise en forme dell'anima

In Alto Adige il tempio dell’energia dove mente e corpo coesistono in perfetta sintonia.

Design Senoner Tammerle Architetti


Il nuovo hotel, situato a Siusi allo Sciliar nelle Dolomiti dell’Alto Adige, aprirà le porte ai suoi ospiti il 15 giugno. Sarà il tempio dell’energia, delle piccole e delle grandi gioie, dove prendersi cura della propria anima e liberarsi dalle abitudini quotidiane per riconquistare la pace interiore. 

Sensoria Dolomites  è il nuovo quattro stelle superior nelle Dolomiti dell’Alto Adige a Siusi allo Sciliar, luogo dove fermare il tempo e prendersi cura della propria anima. Un’oasi di benessere che, dal 15 giugno 2022, giorno dell’inaugurazione, invita i suoi ospiti a liberarsi dalle abitudini quotidiane e dai ritmi frenetici che impone la vita.

Incastonato in un paesaggio unico, è un rifugio di stile, di design e di eleganza, un hotel dove l’anima è al centro di ogni attenzione, sempre in contatto con la natura e con il territorio. Tutto ciò trova anche una marcata influenza della cultura orientale, fondata sulla filosofia del benessere, un’ispirazione raccolta dai proprietari, in particolare da Lea Oberhofer, nei numerosi viaggi all’estero. La vacanza diventa così un “lusso per l’anima”, non un’esteriorità, ma qualcosa di interiore. 

Ricaricare i punti di forza, abbracciare l’universo e seguire il proprio corpo sono la perfetta sintesi di un soggiorno al Sensoria Dolomites. Quarantacinque camere e due suite con vista sullo Sciliar, tutte con grandi balconi per rilassarsi al sole e godersi la vista sul paesaggio, per ammirare lo spettacolo del tramonto. Al calar del sole le pareti delle Dolomiti si accendono di colori caldi, dall’arancione al rosso intenso, per poi trasformarsi e sfumare progressivamente verso il rosa e il viola fino a far scomparire le montagne con il buio della notte. Gli ambienti e i dettagli sono stati realizzati interamente con materie prime dell’Alto Adige, i pavimenti sono in legno di olmo e i mobili in abete, a terra tappeti in lana di pecora e le pareti sono un ulteriore richiamo al territorio. 

Vivere il soggiorno al Sensoria Dolomites è un viaggio che amplifica le sensazioni e permette di riconnettersi con la natura, le persone, il cibo. È un cammino verso la riscoperta dell’essenza della vita, è una declinazione del lusso inteso come la riscoperta del tempo e dello spazio che ognuno di noi ha a disposizione, una ricerca del silenzio e dell’essere disconnessi, rilassati, consapevoli di quanto esiste tutt’intorno. A rendere questo percorso più immersivo, il design dell’hotel, progettato e realizzato da Senoner Tammerle Architetti: un insieme di edifici che si snodano su un unico piano. Realizzato in legno, è concepito per essere aperto e inondato di luce. Le proiezioni e le rientranze dell'edificio creano micro spazi interni e riservati, angoli con vedute mozzafiato.

L’area wellness è un viaggio nella natura: cabine e sale relax con vista nel bosco. Si sviluppa su 1.000 metri quadrati ed è studiata per creare un ambiente zen. L’area beauty propone trattamenti ideati per riequilibrare i sensi e l’area umida propone bagno turco, aufguss e una piscina riscaldata collegata a quella esterna. La proposta si completa con l’esperienza enogastronomica proposta “all day inclusive” per vivere il territorio con colazione, merenda, cena e bevande incluse con l’obiettivo di avvicinarsi alle produzioni locali e per portare poi con sé una parte del viaggio. I buffet della colazione sono presentati come se fossero dei piccoli mercati del gusto, menù dinamici per ogni momento della giornata, una sintesi dei piaceri del palato raccolti in nove blocchi con proposte gustose e naturali.


Hotel Terrestre a Puerto Escondido: architettura sostenibile, viste a 360 gradi su oceano, giungla e montagne e una concezione rilassata del lusso


Terrestre è situato a Puerto Escondido, gioiello del turismo messicano, circondato da una serie di meraviglie naturali e culturali, luogo che, oltre alle sue spiagge incontaminate, offre ai visitatori l'opportunità perfetta per sperimentare il meglio del ricco patrimonio di Oaxaca, dagli impressionanti siti archeologici e paesaggi mozzafiato alla sua cucina e artigianato di fama mondiale.

La struttura sorge accanto a realtà culturali come Casa Wabi, un complesso tentacolare con un centro progettato da Tadao Ando che ospita residenze d'artista e mostre; uno spazio laboratorio di ceramica con un camino alto 22 metri progettato da TAX / Alberto Kalach e un'installazione permanente di arte all'aperto su grande scala dell'artista messicano Bosco Sodi.


L'Hotel Terrestre fa capolino dal ricco fogliame di Puerto Escondido, in Messico, terroso, forte, quasi elementare e allo stesso tempo ultraterreno. L'edificio, anche se di recente apertura, sembra appartenere alla terra, come se fosse sempre stato lì. Un certo sentimento antico ma anche futuristico caratterizza l'architettura. Alimentato al cento per cento a energia solare e a basso consumo energetico, gioca con il sole e il vento.

In effetti, quando il co-fondatore del Grupo Habita, Carlos Couturier, ha immaginato per la prima volta il suo nuovo avamposto in questa ricca parte del Messico, è stato questo equilibrio tra il naturale e il mistico che aveva in mente – il suo processo di pensiero spiega anche il nome dell'hotel: “Terrestre non è un hotel. È un viaggio. Concepito sulla base del principio di come gli 'alieni' avrebbero immaginato la vita degli umani sul pianeta", dice. "Noi, come esseri umani, siamo ossessionati dalla vita in altre galassie, in satelliti o pianeti lontani. Ma quanto siamo strani noi agli occhi degli alieni? La Terra e la natura sono i nostri beni più preziosi come esseri umani. Terrestre è una parte di questo paradiso chiamato Terra. Il nostro obiettivo è preservare e valorizzare la nostra terra. Ripensare il benessere".

Kalach, il progettista, si dedica alla creazione di edifici che siano in sintonia con la natura e seguano i principi di architettura sostenibile. Le sue opere passate, come l'arcinoto Casona Sforza nella stessa regione e una casa privata a Valle de Bravo, mostrano questo volto, impiegando materiali naturali e riducendo al minimo il consumo di energia. Ha progettato Terrestre con lo stesso spirito, utilizzando tutta una serie di pratiche ecologiche. Ci sono raffreddamento passivo, pannelli solari e materiali di provenienza locale, e il tutto è immerso in piantagioni autoctone, come copales, burseras, mesquites, thevetia, tabebuias, lantanas e una varietà di bromeliacee e orchidee. Un ecosistema di uccelli e farfalle mette su casa in loco, svolazzando tra i muri di mattoni sabbiosi della struttura e le persiane tropicali in legno duro macuil. 

Terrestre dispone di 14 camere, che sono situate in ville bungalow basse e indipendenti, ognuna delle quali ha un giardino privato di sabbia e fiori, una doccia all'aperto, una generosa camera da letto e un tetto con piscina e vista panoramica. Tutti sono uguali, disposte in fila, garantendo agli ospiti un'esperienza uguale e di alta qualità. Due piscine circolari nel parco sono racchiuse all'interno di alte mura e non solo offrono l'opportunità di un tuffo appartato, ma fungono anche da punto di osservazione delle stelle di notte e aggiungono un'altra dimensione importante al complesso. "L'acqua è l'altro elemento che attraversa il giardino, creando stagni, docce a cascata, piscine e una spa mistica" spiega Kalach. Il ristorante all'aperto da 40 posti interno al complesso, fruibile tutto il giorno, chiamato anch'esso Terrestre, è gestito dagli chef Pamela Maudy e Geoffrey Antonino, che reinterpretano la tradizione dell'erboristeria messicana e forniscono un tocco contemporaneo alle prelibatezze locali. Un centro benessere, una biblioteca, un'imponente doccia esterna in mattoni e un bar sulla spiaggia chiamato Lunático completano l'offerta. 

Gli interni, realizzati in collaborazione con lo studio di design RB + K, sono pensati con la stessa attenzione dell'architettura. Presentano opere personalizzate dell'architetto e designer messicano Oscar Hagerman, collaborazione che segna una prima assoluta per Grupo Habita. I pezzi, che spaziano dalle modifiche alle iconiche sedie "Ruiseñor" di Hagerman a diversi elementi completamente nuovi e su misura, sono stati selezionati per la loro qualità senza tempo e i riferimenti alle zone rurali messicane. Sono stati anche tutti realizzati localmente (questo utilizzo di prodotti locali si estende anche agli articoli da bagno e agli ingredienti da cucina). 

Ognuna delle quattordici ville di Terrestre ha la sua piscina privata ed è progettata attorno a una tavolozza terrosa di colori e trame. Terra, legno, mattoni e cemento sono delicatamente combinati con argilla e sabbia per immergere i visitatori in un'esperienza spaziale unica, dove natura e architettura interagiscono quasi senza soluzione di continuità.

I mobili, progettati su misura da Hagerman, esaltano ulteriormente questa atmosfera sensoriale unica nel suo genere. 

Gli spazi interni delle ville si fondono armoniosamente con le aree esterne attraverso una serie di porte e finestre a doghe in legno che si aprono su lussureggianti giardini privati e terrazze, mentre incorniciano la vista mozzafiato sulle montagne. Inoltre, ogni villa ha il proprio bagno esterno e una terrazza attrezzata con amache, aree salotto e una piscina privata che si apre verso l'Oceano Pacifico. 

L'arredamento caratteristico di Terrestre si ispira a un dialogo intimo con l'ambiente naturale circostante. Dalla sua dichiarazione architettonica complessiva, e fino al più piccolo dettaglio, il design si fonde in modo unico e rispettoso con il paesaggio marino del sito. Così, acqua, flora, luce e aria diventano elementi intrinseci del design.


Foto di Fabian Martínez


Ospitalità 6 Stelle Deluxe: Chalet N a Oberlech, Austria

Progetto di Sibylle Schaschl e Landau + Kindelbacher Architekten


Incastonato nelle Alpi austriache, in una delle destinazioni sciistiche più rinomate, nel cuore dello Ski Arlberg, lo Chalet N a Oberlech ha aperto la nuova stagione il 12 novembre, come il più iconico indirizzo dell'ospitalità sulle nevi, 6 Stelle Deluxe.

 

Tra gli incontaminati pendii del massiccio dell'Arlberg, il valico alpino austriaco che collega il Vorarlberg con il Tirolo, in un'area di 1800 mq a 1660 m di altitudine - a 110 km a nord di Innsbruck, lo Chalet N custodisce l'autenticità della fama dell'Arlberg con uno standard di ospitalità altissimo, creato dall'unione perfetta dell'iconico design e degli impeccabili servizi, che superano l'immaginazione.  

Fin dall’antichità, lo Schlösse di Oberlech è l'indirizzo perfetto dove trascorrere lunghi periodi tra le nevi, punto di incontro sociale nella culla dello sport sciistico internazionale. Oggi questo castello è lo Chalet N che crea uno standard di ospitalità superiore a qualsiasi proprietà simile al mondo, avvolto da un El Dorado sciistico, tra 350 km di piste perfettamente preparate e una natura incontaminata, che comprende le note località di St. Christoph, St. Anton, Stuben, Zürs e Lech.


La forza imponente, quasi magica, di queste montagne è l'anima dell'interior design dello Chalet N, puro e di grande charme, dove i contrasti materici sono studiati in ogni dettaglio: i legni “ruvidi” originari di questa zona e l'acciaio liscio, la pietra scura e squadrata che incontra i morbidi tessuti pregiati. Questi elementi, uniti all'utilizzo delle più moderne tecnologie, creano un ambiente straordinariamente ricercato che non distrae dall'essenziale: la natura circostante.

 

Realizzato dall'architetto austriaco Sibylle Schaschl - dello Scharmer Schaschl Alpine Interiors Office e da Landau + Kindelbacher Architekten – Innenarchitekten GmbH, lo Chalet N si sviluppa su quattro piani – in una metratura di circa 400 mq per piano, dove lo stile alpino ne detta il lifestyle.


Un lifestyle altamente esclusivo che accoglie un massimo di 22 ospiti, nelle sue 10 Suite (lo Chalet offre unicamente Suite prenotabili in buyout), di stili differenti, tra cui la Suite Padronale con camino, dining room e una incredibile area living che richiama l'atmosfera di una residenza privata in montagna. Per i più piccoli, lo Chalet offre anche la divertente Suite per i bambini, con due letti a castello ed amenities dedicate.


Allo Chalet N lo standard di ogni confort è inimmaginabile: oltre all'Home Cinema, grazie al quale si possono scegliere i cult delle pellicole di tutto il mondo, si trovano la Fine Dining Room, la Walser-Stüberl, la Wine Cellar con lo Chef Table e il Lounge Bar con camino.

Il team che realizza le prelibatezze gastronomiche - preparate al momento per soddisfare ogni desiderio degli ospiti - alla Fine Dining Room o servite direttamente in Suite, è guidato dal giovane e talentuoso Executive Chef Kevin Micheli. Per gli amanti della fonduta e dei piatti tipici di montagna, trovano nella Walser-Stüberl il luogo ideale dove rifugiarsi alla fine di una giornata di sport, mentre all'esterno vengono grigliate le delizie. Chalet N propone anche dei menu tailor made, per gli ospiti che desiderano un soggiorno rigenerante sotto tutti i punti di vista. 


Un vero gioiello attende i wine lovers nella Wine Cellar dello Chalet N, che cattura per il suo design e rapisce gli intenditori per la sua selezione di migliori vini del mondo. Sulla grande terrazza dello Chalet, invece, si trova l'Après Ski più cool della destinazione, la Terrace Lounge che ammira la maestosa cornice di Lech, dove vengono ritirate le attrezzature da sci e serviti cocktails e champagne all'arrivo dalle piste. 

 

Nella spaziosa area spa e benessere, la Chalet N SPA, si trovano la sauna al fieno e finlandese, bagno turco alla miniera di sale e la moderna piscina interna con idromassaggio esterno, l'area beauty, la sala fitness e le cabine per i trattamenti. La filosofia è firmata dai prodotti 100% naturali di Susanne Kaufmann che, come la omonima fondatrice, credono che la bellezza più autentica risieda proprio nella natura e nelle sue risorse infinite e affascinanti.

Attraverso formulazioni realizzate con ingredienti esclusivamente naturali, nel rispetto dell'ambiente, con una produzione che consente di preservarne inalterate le proprietà benefiche e curative dei prodotti, la filosofia di Susanne si caratterizza per un approccio globale che non considera soltanto il tipo di pelle, ma lo stile di vita e l'aria che la persona respira ogni giorno.


Immancabile il maggiordomo personale – come in un vero castello – che è sempre presente per fornire i consigli utili a vivere al meglio la destinazione; effettua tutte le prenotazioni e propone idee di menu speciali in base ai desideri di ogni giorno, oltre a soddisfare ogni capriccio per rendere lo Chalet N un luogo unico.




Uno Super Yacht biofilico a zero emissioni

In occasione del del Monaco Yacht Show, lo studio di design 3deluxe ha lanciato uno super yacht a emissioni zero


Le sfide del cambiamento climatico stanno costringendo tutti i settori a ripensarsi. Nel settore della costruzione yacht, tecnicamente ambizioso, sono visibili sviluppi interessanti che potrebbero essere significativi per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni nel trasporto marittimo globale.  Alcuni cantieri navali e aziende tecnologiche sono già molto avanti nello sviluppo di sistemi di propulsione a emissioni zero che utilizzano la tecnologia delle celle a combustibile. Lo studio di architettura e design 3deluxe ha molti anni di esperienza nella progettazione di imbarcazioni da trasporto e da crociera e presenta ora un concept per un super yacht a emissioni zero.


Uno super yacht biofilico

L'esterno semplice ed elegante dello yacht è caratterizzato da una forma omogenea e chiusa. Ridotto e filante, il volume offre la minor resistenza possibile al vento e all'acqua. Lo scafo si fonde perfettamente con il prospetto laterale fino al punto più alto della nave. Nelle pareti laterali rialzate sono integrate delle lamelle comandate da sensori, che regolano l'incidenza della luce nei piani superiori e può essere chiuso quando la nave viaggia veloce o in caso di maltempo. Il tetto piano coperto è vetrato e lascia entrare la luce del giorno all'interno. Oltre al tetto in vetro, anche le lamelle a sensori sui lati sono rivestite con celle fotovoltaiche (trasparenti) che forniscono energia elettrica per il condizionamento, l'illuminazione e il sistema di desalinizzazione. La postazione di guida è posizionata in modo non convenzionale a prua, in modo che il prendisole aperto a poppa possa trasformarsi in un ampio spazio interno. Il prendisole di poppa ospita una piscina di acqua salata e un piccolo porticciolo con accesso al mare.

Il concetto degli interni rompe con molti standard tradizionali nel design degli yacht e corrisponde alla visionaria filosofia del progetto, orientata alla natura. Una stanza inondata di luce, simile a un soppalco, forma un generoso continuum spaziale tra serra, soggiorno-soggiorno, cucina, bar e orto. Il lusso è completamente riscritto: ambiente naturale al posto di plexiglass e ottone. Aria sana naturale invece di un eccesso di aria condizionata. Cibo salutare coltivato in loco, pesce fresco dell'oceano, relax, allenamenti, incontri di lavoro online, festeggiamenti con gli amici: tutto si svolge nell'ambiente stimolante del biotopo paradisiaco. L'acqua necessaria per gli impianti è fornita dal sistema di desalinizzazione dell'acqua di mare, che viene gestito senza emissioni tramite l'impianto fotovoltaico sul tetto e sull'involucro esterno. La camera da letto principale è uno spazio aperto verso l'alto all'interno della serra, con vista sul cielo notturno stellato. Il concetto di open room corrisponde ai concetti abitativi moderni di una nuova generazione di yacht: aperti, non convenzionali e vicini alla natura. Lo scafo contiene ulteriori zone notte e giorno, cucina, ripostiglio e aree tecniche.




Grand Park Hotel Rovinj, architettura e design al servizio dell'ospitalità

progetto Studio 3LHD e Lissoni & Partners


L'apertura di questo hotel nelle vicinanze del centro storico di Rovigno (Rovinj) nel 2019, ha segnato il completamento del progetto di costruzione dell'area Monte Mulini in Croazia, considerata uno degli “hotspot” turistici più lussuosi dell'Adriatico.

Per definire il progetto lo studio di architettura croato Studio 3LHD si è riferito alla posizione e al luogo dove sorge l'hotel con uno stile a cascata, con tetti verdi che coprono un'area di 10.000 mq, arrivando a fondersi con l'ambiente circostante.

Lo studio italiano Lissoni & Partners ha gestito gli interni della struttura, con una particolare attenzione alle finiture dei dettagli e alla scelta dei materiali naturali nel suo design di ispirazione mediterranea. Il blu scuro percorre tutti i corridoi e i colori più chiari riempiono ogni stanza. L'hotel inoltre mette in mostra i lavori di vari artisti che si sono fermati del tempo a Rovigno.

L'agenzia Bruketa&Žinić&Grey ha progettato l'identità visiva dell'hotel, incoraggiando gli ospiti a scoprire Rovigno da soli attraverso elementi quali i notebook in pelle, che sono invitati a utilizzare come diari di viaggio.

Complessivamente l'hotel ospita 193 camere e 16 suite, che si estendono tutte sui sei piani inferiori della struttura. Ogni camera dispone di una spaziosa terrazza con verde e offre una vista del mare e del centro storico; molte stanze sono dotate anche di piscina con idromassaggio.

Le piscine comuni, la hall e l'area reception del Grand Park Hotel Rovigno, nonché i ristoranti e le sale conferenze, si trovano ai piani superiori. La struttura ospita sei locali F&B, che vanno dal punto di ristoro d'autore Cap Aureo, che si affaccia sul centro storico e sul porto turistico, e il lussuoso Viva Eufemia Lobby Bar, al rilassato Cissa Pool Bar, al ristorante principale Laurel & Berry, al Primi Terreni Restaurant & Delicatessen alla Pasticceria Katarina.

L'hotel presenta infine uno dei centri benessere più grandi e lussuosi dell'intera Istria. Àlbaro Spa & Wellness si estende su 3.800 mq di spazio interno ed esterno disposti su due piani, tra cui una zona all'aperto di grande fascino e impatto caratterizzata da tre diverse piscine.



Tri Vananda, la Foresta della Felicità Duratura

Un progetto Habita Architects


Tri Vananda è una comunità vivente multigenerazionale appositamente progettata per stabilire il “gold standard” per il benessere in Asia, con medicina e nutrizione funzionali e integrative, salute cognitiva e consapevolezza, unitamente a design biofilico.

L'apertura è prevista nel 2022, Tri Vananda presenterà tre zone principali distribuite su 232 acri di terreno con una comunità residenziale benessere di 263 ville


Il nome "TRI VANANDA" nasce per catturare il desiderio di benessere cognitivo in questo posto specifico. In sanscrito, TRI VANANDA significa "Foresta della Felicità Duratura". TRI: qui, il tuo sé passato, presente e futuro può trovare vero equilibrio e pace. VANA: rappresenta foreste lussureggianti e design biofilico per ispirare stili di vita sostenibili. NANDA: rappresenta la felicità finale, dove questo è un luogo in cui sperimentare la soddisfazione e la beatitudine.

Svariate e dalle funzioni differenti le strutture e aree previste:

- Comunità residenziale con ingresso privato, reception, ristorante, bar, lounge, fitness, Tweenies Club, parco giochi all'aperto, spazio per comunità all'aperto e piscina;

- Riserva naturale delle zone umide con giardino botanico per raccogliere, pulire e conservare l'acqua per Tri Vananda e le comunità vicine;

- Ville residenziali con vari layout, da una a quattro camere da letto ville con piscina privata;

- Aziende agricole sostenibili per coltivare cibo biologico e organizzare attività didattiche per i bambini;

- Migliori strutture e servizi benessere integrati della categoria: reception con area verde interna e ristorante, centro benessere SPA interno ed esterno e aree relax, centro fitness con piscina olimpionica, juice bar, centro mindfulness, ville private dedicate al benessere con una o due camere da letto, ristorante benessere, servizi di consulenza sanitaria personale.


Le ville residenziali private di Tri Vananda assomigliano a un'accogliente casa tropicale, ideale per uno stile di vita incentrato su benessere, sostenibilità e uso multigenerazionale. Le ville, alimentate a energia solare, sono caratterizzate da viste sulla natura e sono progettate per accogliere e utilizzare luce naturale e vento. 

I residenti possono visionare la posizione della villa prima di scegliere un layout. Gli otto layout delle ville prevedono ville con piscina da 1 a 4 camere da letto, con diverse configurazioni, da 120 a 763mq.

Gli interni adotterano un approccio modernista con una miscela di tonalità e materiali della terra. Le ville disporranno di luce naturale e alberi che ne ricopriranno la proprietà, mentre una tavolozza di materiali di legni naturali e ingegnerizzati conferirà un'atmosfera raffinata.

Prima tra le iniziative chiave per il benessere, Tri Vananda si dedicherà al miglioramento e alla protezione della qualità del sonno dei membri: gli interni delle ville residenziali rifletteranno questa missione. Le installazioni di design in ambito wellness includeranno: un sistema di illuminazione circadiano proprio; isolamento acustico; blocco WiFi e schermatura elettromagnetica; aromaterapia e monitoraggio della qualità dell'aria. Queste scelte non solo proteggeranno la qualità del sonno, ma introdurranno anche un metodo innovativo per migliorare gli ambienti unendo tecnologia e design.

A completare lo schema degli interni prevalentemente in legno ci saranno accenti tropicali che trasmettono calore, come dettagli in rattan intrecciato, tavolini in legno naturale e divani in pelle intrecciata. I bagni saranno sapientemente miscelati con superfici opulente. Vari tipi di marmo verranno impiegati per pavimenti e pareti, con vetro smerigliato sfumato per le docce.

All'esterno delle ville, ringhiere in vetro trasparente ai piani superiori delineeranno la casa senza creare separazione visiva, favorendo la sensazione di essere immersi nella natura.

In più il resort benessere comprenderà 70 ville con una o due camere da letto. Situato nel cuore del sito, il resort comprenderà viste panoramiche sulle montagne, sui laghi e sulle foreste tropicali, nonché sulla riserva naturale.

Materiali naturali come la pietra e il legno saranno utilizzati in tutto il resort, con finiture delle pareti che ricordano le tonalità della sabbia e del terreno presenti all'interno. Le vetrate a tutta altezza sono progettate per creare un legame con la natura e facilitare la creazione un'oasi moderna.

Circondata da una duna di sabbia la struttura con gli spazi comuni sarà caratterizzata da bar e lounge, palestra, piscina olimpionica, giardino, parco giochi all'aperto e aree funzionali.

Un centro di consapevolezza posizionato a bordo lago avrà una sala interna e aree esterne per la meditazione. Sul lago si ergerà anche un ampio centro benessere con spa e cabine trattamento, aree relax e suite spa private. Un centro fitness ospiterà una piscina di 50 metri, una sauna, un juice bar e un molo sul lago per gli sport acquatici ricreativi.


I residenti di Tri Vananda apprezzeranno anche i vari vantaggi delle strutture del resort benessere, i servizi di cibo e bevande, nonché i servizi e l'uso della spiaggia presso il resort Trisara:


• PRU JAMPA Community House - attività rilassanti e divertenti per tutte le età.

• VANANDA Lifestyle Ring - concierge, pranzo tutto il giorno, spazi sociali e consulenza benessere.

• Benessere integrativo - strutture e trattamenti classici e olistici.

• Wellness Restaurant - menù di nutrizionisti in loco, vista lago con luce naturale.

• Active Movement Center - istruttori di fitness, attrezzature e attività quotidiane.

• Centro benessere - programmi di medicina tradizionale, diagnostica sanitaria e benessere.

• Mindfulness Center & MANORAH Grand Hall - benessere cognitivo.

• Wellness Pool Villas - ville private con vista sul lago e piscine per i visitatori.

• Riserva naturale delle zone umide - filtrazione naturale dell'acqua e stoccaggio sostenibile.

• Community Garden : prodotti e apprendimento sani. 


Gaetano Pesce, salviamo il design italiano degli anni '70


...Apparvero quindi delle nuove professioni artistiche: il grafico pubblicitario, il disegnatore industriale, il creatore di moda e quello che si esprime con il cibo, ecc. Più tardi si chiameranno designer...


Fin da quando ero studente pensavo fosse importante ricercare l'origine del design italiano tra le conseguenze del movimento Futurista di Marinetti.

Siamo all'inizio del secolo scorso e nasce, in Italia, una corrente artistica che riflette la realtà di allora e celebra il movimento, il rumore, la velocità, il vapore come elemento propulsore, il motore, e l'officina come luogo della produzione.

Molte furono le polemiche verso questo modo di concepire l'arte, ma penso che Marinetti e compagni abbiano prodotto non solo un autentico progresso dell'arte, ma hanno anche risvegliato la dormiente e conservatrice cultura artistica di allora. Fu l' ultima volta che l'arte di altri paesi seguì quella italiana, con il Futurismo Russo e poi il Costruttivismo di Tatlin.

Forse anche Picasso sentì nell'aria l'importanza del movimento nella pittura, che poi sfogò nel cubismo.

In seguito l'intelligente Duchamp ne capì la portata provocatoria e rivoluzionaria quando espose nelle gallerie parigine degli oggetti di provenienza industriale. In Italia pochi continuarono la professione dell'artista, altri cominciarono a investire in una nuova creatività.

Il Futurismo aveva indicato che la realtà del XX secolo era particolarmente influenzata da tutto quello che converge nell'idea di produzione e nei luoghi dove essa prende forma. L'industria moderna denunciava il bisogno di creatività. Fu in quel momento che molti creatori italiani (non voglio dire i migliori), invece che dedicarsi alle categorie dell'arte tradizionale, cominciarono a dare il loro contributo e esprimere la loro creatività nei luoghi di produzione e nell'industria.

Apparvero quindi delle nuove professioni artistiche: il grafico pubblicitario, il disegnatore industriale, il creatore di moda e quello che si esprime con il cibo, ecc. Più tardi si chiameranno designer.

Quasi tutti provengono dalle città industriali di Milano e Torino e i primi si chiameranno Schiaparelli, Depero, Boni, Mollino, Ponti, Capucci, Nizzoli, Parisi, Frattini, Valentino, Testa, Travaglia, Albini, Munari, Armani, Castiglioni, Zanuso, Aulenti, Magistretti, Sottsass, Mari, Scarpa, Bellini, e molti altri che ora non ricordo. Contemporaneamente apparivano degli industriali illuminati, sensibili ai contributi dei designer: Olivetti, i fratelli Cassina, Gavina, Necchi, Danese, Zanotta, Poggi, Artemide, Bernini, Flos, Venini, Poltronova, Arflex, B&B Italia, Alessi, Castelli, Tecno, Kartell e molti altri.

Le collaborazioni tra aziende e creatori italiani arrivarono al loro momento migliore negli anni Cinquanta, Sessanta, Settanta e fu allora che l'Italian Design si affermò nel mondo. Il nostro Paese, per la lungimiranza e l'apertura mentale degli industriali italiani, divenne il luogo dove i designer stranieri venivano per trovare realizzate le loro idee, a causa dell'arretratezza degli imprenditori dei loro paesi. La magnifica energia di quei decenni e la fortuna del design italiano attirarono l'attenzione di fondi di investimento sia italiani che non.

Quello che muoveva l'interesse degli "uomini d' affari" non era tanto la creatività e il prestigio del design italiano, quanto il facile guadagno che esso rappresentava. Lentamente i fondatori e i proprietari delle varie aziende venivano messi in disparte e sostituiti con funzionari, dirigenti e art director il cui unico scopo era far denaro, banalizzando i prodotti per renderli appetibili a ogni mercato, eliminando l'originalità e la creatività da quanto fabbricato.

Oggi, dopo vari anni, gli oggetti ripetitivi delle industrie del design italiano danno segni di stanchezza. L'innovazione tende a scomparire e i prodotti delle varie aziende non si distinguono più gli uni dagli altri, e il prestigio e la supremazia italiane iniziano una sorta di decadenza.

Come si sa, ogni impresa ha un suo culmine prosperoso, che se non lo si sa mantenere, è seguito dal declino. Come ho detto, questo magnifico settore dell'economia e della cultura italiane è ormai in mano a chi lo sfrutta senza consentirgli di rigenerare le sue energie creative.

Una proposta per evitare il decadimento potrebbe essere più attenzione da parte della classe politica che, fra le molte inutili parole, potrebbe istituire una legge che ordina che una parte dell'ammontare delle future acquisizioni di aziende italiane sia destinata alla ricerca di progetti innovativi, a borse di studio che esprimano delle idee nuove, a premi per imprese i cui prodotti scoprono nuove tecniche e l'utilizzo di nuovi materiali, all'istituzione di un giorno dell'anno dedicato al design con visite alle industrie, sconti speciali nei negozi, programmi televisivi che celebrino le qualità culturali e economiche del nostro design, la creazione di mostre in città del mondo come fu la straordinaria esposizione al MoMA di New York: Italy, The New Domestic Landscape del 1972.

La nostra più grande ricchezza naturale è la creatività: se la si aiuta e coltiva si irrobustisce, se si pensa che anche senza aiuto può continuare a esistere, ci si sbaglia.


Recente riflessione di Gaetano Pesce per“la Repubblica”


Refuge de la Traye, una fuga in mezzo alle montagne

Creato nel 1982 e completamente rinnovato nel 2019, eleva l'offerta di ospitalità al rango di eccezione


Con la completa ristrutturazione e l'ampliamento del Refuge de la Traye, è nato un nuovo modello di ospitalità: ecco il primo rifugio di fascia alta delle Alpi francesi.

Un luogo unico e atipico tra gli incantevoli chalet di montagna, che coniugano autenticità e raffinatezza. In totale immersione in questo ambiente naturale situato nel cuore di un massiccio protetto, il Refuge de la Traye invita a vivere e sentire la montagna.

Servizi di lusso, sport, benessere, gastronomia, il Refuge de la Traye offre agli ospiti una ricerca e stimolo dei sensi fino alla loro piena realizzazione.

Un'atmosfera familiare e amichevole accompagna lo spirito intimo e discreto di questo angolo di paradiso.

Pur mantenendo un forte ancoraggio locale nel rispetto delle tradizioni, il Rifugio offre e utilizza tecnologie innovative e connesse in uno spirito di eco-responsabilità.


Il Refuge de la Traye è una promessa di felicità, uno straordinario viaggio verso il lusso, la bellezza di un magnifico paesaggio sublimato dal comfort di sontuosi rifugi tramite l'offerta di sei camere e suite e uno chalet privato.

Momenti golosi aspettano gli ospiti nella calda camera con vista panoramica o sulla terrazza affacciata sulle vette delle montagne circostanti.

Immersa nel cuore del Refuge de la Traye, la SPA è un vero paradiso del benessere. Le vacanze offrono un buon momento per riposare e ricaricare le batterie e in questo luogo unico di serenità e relax, si può godere di una vasta gamma di trattamenti adattati ai desideri degli ospiti.


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